10 Cose Imperdibili della Città della Quercia
Seconda città del Trentino per numero di abitanti, Rovereto è un vivace centro abitato che nei secoli ha saputo regalare storie, memorie e narrazioni. Invidiabile posizione strategica nel fondovalle lagarino, si è resa protagonista della storia del Trentino nel corso dei secoli. Conosci l’origine del suo nome e sai quali sono le 10 cose imperdibili da vedere? Cosa Vedere a Rovereto?

Origini lontane del suo nome: Roboretum?

La sua origine nel termine romano “roboretum”, che significa legno di quercia, risulta piuttosto oscura e, forse, più sentimentale che vicina alla realtà. Le testimonianze più significative sono infatti riconducibili ai primissimi secoli dopo il Mille. Nel Due-Trecento, a protezione del traffico lungo il nodo stradale tra Germania e Italia, venne progressivamente eretto un primo nucleo originario del Castello di Rovereto e, attorno, sorse un primissimo villaggio medioevale.
Ancora oggi, questa parte antica della città suscita curiosità e fascino legato al Medioevo. Tuttavia, i veri fasti di Rovereto e lo spirito cosmopolita che ancora oggi si respira per le strette vie del centro storico sono riconducibili alle successive grandi dominazioni.
La Repubblica Veneziana, durante il 1400, e la seguente dominazione tirolese fino alla Grande Guerra contribuiscono, infatti, a creare un ambiente da età dell’oro, prima con la fiorente industria serica e poi con un’atmosfera da grande impero. Nel 1510 l’imperatore asburgico Massimiliano eleva ufficialmente Rovereto a città. Di lì in avanti personaggi illustri, come Dante, Mozart, Goethe e Napoleone, soggiorneranno a Rovereto, ammirando e raccontando al mondo quanto fosse preziosa e raffinata.
Il volto settecentesco della città conosce una rivoluzione di bellezza a livello urbanistico che ancora oggi è perfettamente riconoscibile passeggiando lungo il maestoso Corso Angelo Bettini alla ricerca dei bellissimi palazzi nobiliari. L’Ottocento, sempre sotto la dominazione asburgica, vede alternarsi periodi floridi di sviluppo e decenni di crisi e recessioni. Il momento più terribile della storia di Rovereto arriva però nel Novecento con la Grande Guerra quando la città diventa, suo malgrado, campo di battaglia tra Austria e Italia.
Cosa Vedere a Rovereto? 10 Cose Imperdibili a Rovereto e dintorni
1. Mart – Museo d’arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto

Perla preziosa dell’Arte moderna e contemporanea, il MART rappresenta un esempio geniale di museo dal respiro europeo. Inaugurato il 15 dicembre 2002 in un edificio progettato dall’archistar ticinese Mario Botta, si ispira per le forme a modelli classici. Il visitatore viene accolto da una meravigliosa cupola in vetro e acciaio antistante al museo stesso che ricorda nelle linee e nelle forme la più famosa del Pantheon di Roma. Una ricchissima collezione permanente si alterna periodicamente a meravigliose temporanee con grandi protagonisti come Antonello da Messina, Caravaggio e Segantini.
2. Visita a Castello: Museo Storico Italiano della Guerra

Il museo, pregevole testimonianza della Prima Guerra Mondiale, è ospitato nel Castello di Rovereto, che venne costruito nel corso del XIV secolo dalla famiglia dei Castelbarco, a presidio della valle dell’Adige. Interessante fortificazione alpina nel cuore del centro storico della città ospita dal 1921 il Museo Storico Italiano della Guerra che deve la sua nascita alla volontà di un gruppo di cittadini roveretani con lo scopo di ricordare il primo conflitto mondiale da poco concluso e preservarne la memoria, raccogliendo oggetti e cimeli.
3. Emozionarsi ai 100 rintocchi della memoria: Campana dei Caduti “Maria Dolens”

E’ la più grande campana al mondo che suona a distesa. Venne ideata da don Antonio Rossaro, sacerdote nato e vissuto nella città di Rovereto, con lo scopo di onorare i caduti di tutte le guerre e per invocare pace e fratellanza tra i popoli. Venne fusa utilizzando il bronzo dei cannoni di tutte le nazioni partecipanti alla Prima Guerra Mondiale. Tutte le sere fa risuonare al mondo ed agli uomini i suoi 100 rintocchi per ricordare che le guerre sono sempre sbagliate. In estate, i 100 rintocchi serali a distesa regalano un ricordo memorabile da portare a casa.
4. Tuffo a Jurassik Park: Orme dei Dinosauri

Com’era il Trentino meridionale nel Giurassico? Un bellissimo mare tropicale si allungava accanto a spiagge e piane sabbiose. Dinosauri di varie dimensioni scorrazzavano in libertà. A Rovereto è possibile tornare indietro nel tempo alla ricerca delle centinaia di impronte giunte fino ai giorni nostri. Si tratta di un percorso a ritroso lungo milioni di anni per tuffarsi nel Giurassico. Curiosi di accompagnarci in questo viaggio sulla macchina del tempo? Allacciate le cinture perché verrete proiettati 200 milioni di anni fa!
5. Respiro veneziano dal Ponte Forbato: la suggestiva Casa dei Turchi

Si tratta di uno degli angoli più pittoreschi della Rovereto veneziana. L’antico ponte di accesso alla città medioevale regala una vista meravigliosa. Immersi nel rumoreggiare delle cascatelle del torrente sottostante, la antiche verande lignee fanno riecheggiare antichi sapori arabeggianti. Si viene catapultati negli antichi fasti della città, quando le famiglie più abbienti arricchivano il paesaggio urbano con magnifiche architetture private. Appoggiati al parapetto del ponte Forbato, il più antico della città, svolazzano nell’aria immagini della preziosa industria serica del Settecento e di commerci tra Oriente ed Occidente che caratterizzavano il quartiere storico di Santa Maria. Si merita a pieno titolo l’appellativo di curiosità architettonica imperdibile del capoluogo lagarino.
6. Perla incastonata nella roccia nel solco della spiritualità alpina: Eremo di San Colombano

Incastonato nella parete rocciosa che sovrasta il lago artificiale di San Colombano, si raggiunge grazie ad una scalinata millenaria di 102 gradini, scavati interamente nella roccia e consumati dalle intemperie e dai passi dei pellegrini nel corso dei secoli. Immancabile nella nostra lista del Cosa Vedere a Rovereto, l’eremo è costruito a mezza altezza su uno strapiombo di circa 120 metri. Protetto da un tetto naturale di roccia è dedicato al santo irlandese che, secondo la leggenda, in veste di giovane cavaliere, giunse proprio in questo punto dell’orrido e uccise il drago che infestava la valle sottostante.
7. Passeggiata tra i suoni della natura: Lago di Cei
Il Lago di Cei si trova a circa venti minuti di auto da Rovereto e va inserito a pieno titolo nella nostra lista di Cosa Vedere a Rovereto. A circa 900 m di altitudine in mezzo ad un fitto bosco di faggi, come per incanto, compare il piccolo laghetto alpino. Formatosi nel 200 d.C. in seguito ad una frana, è un luogo di notevole interesse naturalistico. Nelle sue acque si specchiano le pareti pallide delle Tre Cime del Monte Bondone. Un paesaggio pacatamente montano che in autunno diventa occasione imperdibile per una piacevole escursione all’insegna di colori meravigliosi. Le sfumature del colore degli alberi che si specchiano nelle sue acque regalano ricordi e scatti fotografici meravigliosi.
8. Scorpacciata di Futurismo: Casa d’Arte “Fortunato Depero”

Casa Depero o Casa D’Arte Futurista Depero si trova nel cuore del centro storico di Rovereto, a pochi passi dal Castello, ed è l’unico Museo Futurista in Italia. Inaugurata nel 1957, si trova in un elegante palazzo medioevale e l’artista stesso si occupò di ogni dettaglio espositivo. L’inaugurazione ufficiale avviene nel 1960. Al suo interno si possono ammirare dipinti, disegni, tappeti, bozzetti pubblicitari, mobili, marionette e tanto altro. Vera chicca di Casa Depero sono i meravigliosi arazzi in panno dai colori sgargianti. Una visita a Casa Depero risveglia il fascino degli stravolgimenti che caratterizzarono gli inizi del Novecento, decenni di forti contrasti e contraddizioni che crearono quegli spazi creativi che personalità eclettiche come quella deperiana seppero riempire con maestria.
9. Passeggiata lungo Via della Terra e sosta in Piazza delle Oche nella Torrefazione più antica d’Italia: Bontadi Caffè

Via della Terra, col suo fascino medioevale delle viuzze strette e sinuose, è il cuore della vecchia Rovereto, quando le mura della città abbracciavano il villaggio di casette stretto ai piedi del castello. Da sempre è la via che collega le due piazze principali della parte antica della città, collegando Palazzo Pretorio alla chiesa di San Marco. Scendendo in direzione opposta si giunge alla graziosa Piazza delle Oche con la caratteristica fontana del Nettuno. Proprio qui, da sempre, c’è un nome simbolo del caffè in Italia: il caffè Bontadi, la torrefazione più antica d’Italia. Attraverso la visita al suggestivo piccolo museo e alla possibilità di degustazione si affronta un piccolo viaggio nella storia e nella cultura del caffè.
10. Degustare la cioccolata sensoriale più sfiziosa: Cioccolateria Exquisita
A Rovereto, in Exquisita, si trova un incredibile esempio di bontà, cultura e passione, a partire dalla grande accoglienza e professionalità del titolare Walter Tomio. Questa boutique del gusto offre una scenografia colorata e ben pensata dove si consiglia di fare esperienza del ricco assortimento di cioccolata fondente, al latte, ai frutti e alle fragranze orientali che catapultano al primo assaggio in un universo sensoriale nascosto dentro ognuno di noi. L’allestimento del negozio è un arcobaleno di colori caldi dove Walter riesce con infinita passione a raccontare la storia del cioccolato in tutte le sue sfumature.

Con questo post abbiamo cercato di dare qualche suggerimento ed ispirazione per cogliere alcune sfumature dell’anima roveretana.
Cosa Vedere a Rovereto? Questo è solo un inizio per andare ad esplorare angoli, scorci, spaccati di Rovereto, dal Medioevo al secondo Millennio. Presto proporremo alcuni percorsi tematici per scoprire meglio dove trovare le bellezze nascoste o quelle che non sono normalmente indicate nei percorsi turistici.
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Dove Dormire
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