In Trentino ci sono 2 bellissimi musei dell’arte moderna e contemporanea, Mart di Rovereto, e delle scienze naturali, Muse di Trento. Lì si ammira ciò che uomo, natura e tempo hanno creato con la loro creatività e fantasia. La forra del Limarò, con la sua storia millenaria, invece, ci regala sculture naturali levigate dal tempo in forme e colori meravigliosi. Da dove deriva la denominazione “forra”? Dove si trova la Forra del Limarò? Siamo andati a scoprire un percorso poco conosciuto e con enormi potenzialità per la bellezza degli scorci che si aprono dalle sue terrazze panoramiche. Si tratta di un luogo immerso nella natura selvaggia che, differenziandosi da quelli più blasonati e iper-social, si può inserire perfettamente nei percorsi di trekking undertourism, molto suggestivi e poco frequentati. Venite con noi alla scoperta della Forra del Limarò nelle Valli Giudicarie del Trentino!

Natura della Forra del Limarò
Il fiume Sarca nasce dai ghiacciai del Gruppo Adamello-Presanella e, dopo aver percorso circa 80 km, sfocia nel lago di Garda. Lungo il suo percorso, in corrispondenza della fonte termale di Comano, si inabissa in una spettacolare forra, detta del Limarò. Il termine forra deriva dall’antico longobardo “furha” che indicava uno “spazio fra i solchi”. La forra del Limarò è lunga 6.5 chilometri e raggiunge la sua profondità massima nella parte finale del percorso quando supera un dislivello di circa 250 metri (quest’ultima parte non è attualmente raggiungibile a piedi). Questa gola spettacolare assume colorazioni particolari, dal rosso ammonitico al grigio calcareo. Alla luce calda del tramonto il rumore dell’acqua che gorgoglia nella gola e la frescura che sale dal profondo rendono quest’esperienza di visita surreale ed indimenticabile.



Percorsi di visita

Dalle Terme di Comano (nei pressi dello stabilimento vecchio) abbiamo percorso un piccolo sentiero che sale verso il villaggio di Villa Banale e scende verso la forra del Limaro’ nei pressi del ponte dei Servi. Il sentiero fino a Villa Banale è nel bosco, breve ma ripido. In circa 45 minuti di cammino si giunge ad un ponte sospeso di recente realizzazione, da cui ammirare il sottostante fiume Sarche ed il vecchio ponte che le fonti fanno risalire addirittura al periodo romano (ponte Balandin). In alternativa, è facilmente raggiungibile percorrendo in auto la statale 237 per Ponte Arche fino a una piazzola laterale che indica le direzioni San Lorenzo in Banale – Molveno (link maps). Da lì, si scende a piedi. Il trekking occupa complessivamente poco più di 2 ore. Pertanto, consigliamo di concludere la giornata o visitando il pittoresco Castel Stenico o riscoprendo le antiche atmosfere rurali del vicino altopiano del Bleggio.
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Cosa Vedere al Bleggio, le 5 Cose Imperdibili
Castello di Stenico, perla al cospetto delle Dolomiti di Brenta
Tips
Parcheggio: 🅿️ Gratuito lungo la statale 237
Periodo consigliato: 🌺🍂❄️
Dog-friendly: 🐾🐾 🐾 al guinzaglio
Spot Fotografico: 📸📸📸
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