Chi conosce il Bleggio? Non molti, verrebbe da dire. Eppure, quest’area del Trentino meridionale, morbido cuscinetto fra il lago di Garda e le Dolomiti di Brenta, incanta con le sue forme più dolci, i suoi paesini adagiati sull’altopiano, il verde intenso dei boschi e i panorami aperti, in tutte le stagioni. Conosci l’origine del suo nome curioso e sai quali sono le 5 cose imperdibili da vedere? Cosa Vedere al Bleggio?

Origine del nome e come arrivare al Bleggio
In dialetto locale “Blec”. L’origine del toponimo “Bleggio” è molto antica. Sembra, infatti, che derivi dal termine prelatino “Blese”, che significherebbe pendio erboso.
Si raggiunge da Riva del Garda passando per il lago di Tenno, o dalla Valle dei Laghi passando per Sarche e Terme di Comano. Una volta si definivano questi territori meno conosciuti come parte di un Trentino minore. In realtà, per la bellezza ancora poco intaccata dal turismo di massa, questo è semplicemente un Trentino meno noto, meno aspro, alla portata di tutti, ricco di sentieri e di stradine rurali perfettamente adatte al turismo lento.
Cosa vedere al Bleggio? Ecco la nostra lista delle 5 cose imperdibili!
Cosa Vedere al Bleggio? 5 Cose Imperdibili
1. Il villaggio dipinto di Balbido
222 opere dipinte sulle facciate delle antiche abitazioni rurali. Un patrimonio millenario che sarebbe scomparso ma che, grazie all’intuizione degli abitanti di Balbido, è stato recuperato, almeno nel ricordo, attraverso questi murales. Lo spazzacamino, le antiche leggende delle streghe della Val Marcia, il racconto dei nonni al tepore della stalla sono alcuni temi che permettono di leggere le pagine di un libro che narra di storie lontane…

2. Il villaggio di Rango ed i pittoreschi mercatini di Natale
Il villaggio di Rango e i pittoreschi mercatini di Natale. Corti interne, gallerie di collegamento tra case e androni nascosti ricordano antichi villaggi fortificati. Una maestosa fontana al centro dell’agglomerato, i ballatoi abbelliti da filari di pannocchie ad essiccare, le viti rampicanti completano un pregevole affresco sulla vita rurale nelle Giudicarie. Peccato che numerosi incendi abbiano nel tempo fatto sostituire i tetti in paglia con tegole e coppi.
3. Chiesa arcipretale di Santa Croce
In Trentino, la chiesa arcipretale di Santa Croce rappresenta un raro esempio di edificio sacro in stile rinascimentale, anche se le sue origini sono molto più antiche. L’imponente edificio è adagiato su una terrazza da cui si gode uno splendido panorama su Bleggio, Lomaso e Banale, sedi delle 3 antiche pievi delle Giudicarie Esteriori. Fino al 1672 il villaggio si chiamava Spiazzo in quanto la piazza antistante alla chiesa era sede di ritrovo delle comunità per le grandi decisioni o per festeggiare le solennità religiose. Dal 1624, il cambio di nome avviene in quanto la chiesa diviene luogo di custodia della famosa croce di legno, cui si attribuiscono doti taumaturgiche.
4. Le streghe della Val Marcia
In contrasto con la dolcezza delle linee dell’altopiano, una valle selvaggia ed impervia ha da sempre alimentato leggende sulla presenza di streghe ed esseri maligni capaci di scatenare tempeste e grandinate che flagellavano Bleggio e Giudicarie. All’imbocco della valle 5 antiche croci di ferro presidiano da secoli il Bleggio contro l’arrivo di eventi atmosferici avversi.

5. Noci del Bleggio, gheriglio saporito
Il clima dolce e la decisa escursione termica tra giorno e notte hanno favorito la coltivazione di una qualità di noci dal gusto prelibato. Mai riconosciuta come presidio slow food, nel tempo, la noce è stata sostituita da meleti e vigneti. Oramai pochi appezzamenti colorano il Bleggio del colore dell’albero di noce ma chi cerca, trova.
Il Bleggio conserva angoli che sono gioielli di architettura contadina delle Alpi, luoghi dove il tempo si è fermato e che, in un mondo contemporaneo dove il bello è spesso sinonimo di complesso e difficile da capire, questo territorio sta rifiorendo nel ripensarsi con la semplicità della vita rurale di un tempo.
I nostri consigli di visita “speciali” nei dintorni del Bleggio
LE 3 CASCATE SUL RIO RUZZA A SAJANT – La creatività dell’acqua ed il rigore della roccia trovano l’unione perfetta nell’ambiente della cascata. Presso il borgo di Ballino, poco sopra il pittoresco Lago di Tenno, una facile passeggiata permette di ammirare dal basso le 3 cascate sul Rio Ruzza a Sajant e, per i più ardimentosi, di tuffarsi, lungo la Ferrata “Signore delle Acque”, nel cuore di un meraviglioso scenario del Garda Trentino.
FRAMMENTI DI VITA DALL’ETA’ del BRONZO AL PARCO ARCHEO NATURA DI FIAVE’ – Accendere un fuoco con un fungo dell’esca, impastare la terracotta per modellare un vaso, cacciare muniti solo di arco e frecce o semplicemente entrare in una vera palafitta sono esperienze che non sono più solo letture su vecchi abbecedari, affascinanti ma lontane. L’escursione al Parco Archeo Natura di Fiavè rappresenta un affresco meraviglioso per tuffarsi nella quotidianità di un villaggio dell’età del bronzo. Pronti a salire sulla macchina del tempo verso un antico villaggio di palafitte dell’età del bronzo?
LAGO DI TENNO, di SMERALDO e TURCHESE – Qual è il vostro colore preferito? Forse il verde dei boschi e dei prati in fiore? Oppure l’azzurro del cielo e delle acque dei laghi? E se vi trasportassimo in un luogo che può regalarvi entrambi? Pronti, via! Si parte alla volta del lago di Tenno allora.
Ringraziamo per la splendida immagine di copertina: Trentino Sviluppo S.p.A., Carlo Baroni, “Valli Giudicarie – Bleggio Inferiore – Panorama”