Home Val di Non e Sole Malga Spora, un tuffo al cuore delle Dolomiti di Brenta

Malga Spora, un tuffo al cuore delle Dolomiti di Brenta

by Francesco

Un sentiero in cengia da Maso Pegorar di Andalo lungo una vallata scura di bosco e frequentata dall’orso bruno conduce ad un prato verde adagiato su un catino al cospetto di alcune delle cime più belle delle Dolomiti di Brenta: benvenuti a Malga Spora! La prima impressione è di essere capitati sul fondo di un antico vulcano. Qui domina il verde intenso dei prati, punteggiati dal marroncino e dal bianco dei mantelli delle mucche. I bordi sono ricamati da pini mughi, da stelle alpine e dal bianco dei ghiaioni che si distendono dalle cime soprastanti. La colonna sonora è il continuo scampanellare delle mucche.

Spesso si legge del fenomeno di overtourism (“sovraffollamento turistico”) che sta compromettendo alcune delle mete italiane più belle. Per l’inaccessibilità di molte delle nostre montagne, fino a pochi decenni fa, sembrava impossibile che dovesse coinvolgere anche le Dolomiti. Invece, soprattutto grazie a funivie ed impianti a fune, anche le Dolomiti sono sempre più spesso prese d’assalto da appassionati e camminatori alla ricerca di pace, relax e vedute mozzafiato. Purtroppo, quando l’invasione diventa un vero e proprio fiume in tempesta il rischio è quello di consumare questi bellissimi territori. Malga Spora, essendo uno dei pochissimi alpeggi non ancora raggiungibile da strade o funivie, rimane completamente al di fuori di questo fenomeno e conserva perfettamente il respiro degli antichi alpeggi.

Come arrivare a Malga Spora

Il punto di partenza per arrivare a Malga Spora si trova poco sopra Andalo in località Pegorar. I parcheggi sono limitati ma è possibile lasciare l’automobile anche poco prima del maso, lungo i campi coltivati a fieno. La mulattiera (SAT 301) si inerpica da subito e serpeggia risalendo il ripido versante della montagna fino ad incrociare la forestale che sale dal paese di Cavedago. Dopo alcune centinaia di metri, sempre seguendo le indicazioni del sentiero 301, si imbocca una stretta cengia, esposta e molto panoramica, che, anche con l’aiuto di un cordino metallico, conduce in un’altra mezz’ora di cammino al primo punto, località Fontana Fredda, in cui riprendere le forze e assaporare il fresco dell’acqua della sorgente. Siamo ormai a più di metà del percorso. Si attraversa una foresta di larici secolari fino a scollinare poco sopra sul catino che, finalmente, accoglie Malga Spora.

Non solo Malga Spora ma curiosità ed esperienze d’altri tempi

Trascorrere tempo a Malga Spora non è solamente una giornata di relax lontano dalla frenesia della vita di tutti i giorni. Significa arrivare in un posto dove la prima accoglienza è affidata alle placide mucche da latte che ti accolgono all’arrivo sui prati di Malga Spora e dove Massimo, il casaro, diventa il mezzo attraverso cui carpire i segreti della produzione di formaggio e burro con metodi di un tempo. Gli chiediamo di assistere alla mungitura ed alla preparazione dei formaggi. Massimo abbozza il sorriso di chi è fiero di poter raccontare le grandi tradizioni alpine dei nostri nonni. Il burro color giallo paglierino ci incuriosisce perché normalmente abituati al bianco candido che troviamo nei frigoriferi di casa. Chiediamo e, sapientemente, ci viene spiegato come la causa sia il betacarotene che abbonda in fiori e fieno di alta quota e che, specialmente durante l’inverno, le vacche delle stalle faticano a trovare nel foraggio secco delle stalle a fondovalle. La mattina dopo, a colazione, assaporare il burro di malga fresco assieme a pane e marmellata diventano il sorriso per cominciare al meglio la giornata.

Per chi ama i cibi e la vita di malga è possibile mangiare, sia a pranzo che a cena, e dormire (solo su prenotazione chiamando direttamente Massimo 339 2787980). Scegliamo di fermarci con i bambini e l’esperienza di dormire in camerone sulla “zaga” (sapete di cosa si tratta?) diventa il giusto finale di una giornata molto intensa, terminata poco prima, essendo Ferragosto, con un grande falò, come vuole la tradizione. Tante le escursioni che partono da qui o attraversano la conca di Malga Spora. In particolare, consigliamo gli itinerari del Brenta verso famosi rifugi tra cui il Pedrotti o il Tuckett che abbiamo già raggiunto con due bellissime ferrate di cui abbiamo già raccontato (Ferrata Sosat e Ferrata Benini). A poca distanza, sempre nel cuore delle Dolomiti di Brenta, si trovano altri due luoghi meravigliosi che abbiamo già ammirato: il lago di Tovel ed il Turrion Basso.

Perchè si chiamano Dolomiti e le loro antiche origini geologiche

Le splendide Dolomiti, note anche col soprannome di “Monti Pallidi” per il colore grigio latteo delle sue rocce, hanno origine nella notte dei tempi.

La macchina del tempo ci porta indietro a più di 250 milioni di anni fa. Questa parte di Trentino era un’immensa laguna tropicale. I dinosauri scorrazzavano liberi su lunghe lingue di sabbia, lasciando impronte preistoriche. In alcuni casi fortunosi si sono addirittura conservate fino ai giorni nostri. Presso Rovereto, nel Trentino meridionale, ancora oggi è possibile ammirarle presso il geosito dei Lavini di Marco.

In alcune aree, i mari tropicali e le splendide lagune venivano interrotti da splendidi atolli con formazioni coralline tanto simili agli attuali Caraibi. Tali conformazioni rocciose, spinte verso l’alto dallo scontro tra placche tettoniche, emersero dagli abissi e altro non sono che le attuali splendide Dolomiti.

Devono il loro nome al naturalista francese Déodat de Dolomieu (1750-1801), che, per primo, studiò il particolare tipo di roccia di cui sono composte; il loro caratteristico colore cangiante è dovuto alla loro struttura chimica. Si tratta, infatti, di un agglomerato di carbonato di calcio e magnesio con alta capacità riflettente dei colori, capace di meravigliosi riverberi di luce in albe e crepuscoli indimenticabili.

In breve come arrivare e info importanti

Parcheggio: 🅿️ presso Maso Pegorar di Andalo (guarda su maps)
Segnavia sentieri: sentiero 301
Lunghezza: circa 14 km (tempo di percorrenza circa 5/6 ore andata e ritorno)
Altitudine: 1.050 (Maso Pegorar) – 1.852 (Malga Spora)


Famiglie: 👶
Pet friendly: 🐶
Stagione ideale:🌸☀️🍂

📍 CLICCA QUI per impostare Maps ed arrivare direttamente al punto di partenza

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