Recentissima acquisizione del Comune di Rovereto, dall’esterno presenta un aspetto piuttosto trasandato che non dà il giusto merito alla ricchezza degli interni. Palazzo Betta Grillo è una dimora aristocratica settecentesca di cui è attualmente possibile visitare giardino, piano terra e piano nobile; varcato il portone d’entrata si viene catapultati in atmosfere dello sfarzoso Settecento roveretano, rimaste pressoché cristallizzate nel tempo. Pregevole l’iniziativa di Touring “Aperti per Voi” per rendere visitabile questo luogo poco conosciuto di Rovereto due sabati al mese. Cosa c’è di meglio quando la bellezza e la cultura di un tesoro d’arte di inestimabile fascino diventano fruibili attraverso il lavoro gratuito di volontari?
Origini dei fasti del Settecento Roveretano
Siamo nel 1416. Rovereto e la Vallagarina vengono occupate dalla Repubblica di Venezia, divenendo il baluardo più avanzato della Serenissima. I podestà del Quattrocento ed i loro mercanti introducono l’arte della coltivazione del gelso e l’allevamento del baco da seta. Sono le fondamenta per il glorioso futuro di Rovereto Città della Seta. I secoli successivi culminano nel Settecento quando la seta prodotta a Rovereto raggiunge le più lontane piazze d’Europa. Il successo della seta porta con sè benessere e sviluppo culturale. Facendo a gara tra loro, le famiglie di Rovereto arricchitesi con la seta realizzano dimore e palazzi. La ricchezza e lo sfarzo dei cicli pittorici testimoniano non solo l’agiatezza di queste famiglie ma anche l’altissimo livello intellettuale e culturale che si respirava a Rovereto nel Settecento. E’ questo il contesto nel quale anche Palazzo Betta Grillo viene realizzato.



Palazzo Betta Grillo
Il percorso di visita comincia dal rigoglioso giardino di impianto ottocentesco; vi trovano dimora le specie più diffuse in quell’epoca e quanto resta di una sontuosa voliera che, si dice, ospitasse coloratissimi volatili esotici; oggi, al piano nobile, fanno ancora bella mostra di sé negli affreschi di una delle stanze. La scala interna conduce all’ampio salone di rappresentanza. Un effetto d’illusione molto particolare viene creato dalla cupola ellittica affrescata sul soffitto. Lo spazio diviso fisicamente da colonne di marmo rosa è impreziosito da un ciclo pittorico con scene tratte dall’Orlando Furioso. Sui lati si aprono antiche stanze che, in parte, conservano mobilio originale; è davvero incredibile pensare come, nonostante le devastazioni che Rovereto e la Vallagarina subirono nel corso della Grande Guerra, sia arrivato pressoché intatto fino ai giorni nostri.






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