Conquistata dai romani nel primo secolo a. C., nel 46 d.c., viene indicata dall’imperatore romano Claudio come “Tridentum, splendidum municipium“. Circa 4 metri sotto all’attuale piano cittadino vive ancora l’antica Tridentum romana. Di questo splendidum municipium è possibile vederne diverse testimonianze. Andiamo ad esplorarle assieme; prima però una spolverata di storia!
Un po’ di storia…
Fondata dai romani verso la metà del I sec. a.C. per ragioni strategiche, Tridentum costituiva un importante presidio a controllo della valle del fiume Adige.

Presentava uno schema urbano regolare, scandito da larghe strade che si incrociavano ortogonalmente. La città era circondata su tre lati da una cinta muraria con torri e fossato. Sul lato nord era protetta da una grande ansa del fiume Adige.
Attraverso i secoli (I sec. a.C. – VI sec. d.C.) Tridentum subisce interventi e modifiche fino ad essere inglobata nella Trento medioevale e moderna. Grazie a diversi interventi di recupero, tra cui lo spazio S.A.S.S. è il fiore all’occhiello, oggi è possibile tornare a vivere la Tridentum romana.
S.A.S.S., pietre antiche testimoni di un passato lontano
S.A.S.S. (acronimo per Spazio archeologico sotterraneo del quartiere al Sas) espone 1.700 mq di città romana in un allestimento affascinante e suggestivo, esito degli scavi archeologici effettuati in occasione del restauro del Teatro Sociale.

L’ampia area comprende sia edifici pubblici che privati. Sono visitabili un lungo tratto del muro della cinta urbica orientale con una torre trasformata in porta della città, un esteso segmento di strada pavimentata con grandi lastre di pietra rossa locale ed un’articolata rete fognaria sottostante. Sono visibili alcune parti di abitazioni con ambienti domestici, pavimenti decorati con mosaici, stanze con sistemi di riscaldamento a pavimento, cortili, un pozzo ben conservato e la bottega di un vetraio.

Il video multimediale “Dentro Trento” è un viaggio tridimensionale a ritroso nel tempo con ricostruzioni dell’area archeologica con tecniche di realtà virtuale. Ai visitatori vengono consegnati gli appositi occhiali per la visione 3D per immergersi nell’atmosfera della Trento romana. Dai resti visibili ancora oggi prendono forma le torri di accesso alla città ed è possibile percorrere le strade, visitare le botteghe artigiane ed entrare perfino negli ambienti domestici di una domus: un vero viaggio a ritroso nel tempo.
I nostri consigli di visita “speciali”
Oltre all’esteso e suggestivo S.A.S.S., Tridentum offre anche altri spazi che sono tessere preziose di un mosaico più ampio. Vi consigliamo di non perdervi altri due spazi: la Porta Veronensis e l’area archeologica sottostante a Piazza Lodron.
Porta Veronensis (sotto all’attuale torre civica) – Dall’atrio del Museo Diocesano in Piazza Duomo si accede allo spazio archeologico sotterraneo in cui sono visibili i resti dell’antica porta romana verso sud. Era il monumentale ingresso a Tridentum; da qui si dipartiva la cinta muraria. Sorprendenti i solchi lasciati dalle ruote dei carri!
Casa del vino (Piazza Lodron) – Nell’area archeologica sotto a Piazza Lodron si cammina su un cardo minore (una strada secondaria) lastricato in pietra rossa di Trento e su marciapiedi in terra battuta. Non perdetevi l’antico collettore fognario (acque bianche e nere), il sistema di riscaldamento a pavimento, la latrina a sedile e le tracce di una bottega del vino con relative grandi impronte circolari attribuibili alla presenza di grandi botti.
Noi speriamo che un giorno si possa immaginare un percorso sotterraneo unico per visitare tutta la bellissima Tridentum. Per ora, buon salto nella Tridentum romana!