Escursione tra le più conosciute e frequentate dell’Alto Garda Trentino, sia d’inverno che d’estate, che offre panorami mozzafiato sulla Val Lagarina e sul Lago di Garda. In particolare, una volta giunti in vetta e specialmente nelle giornate più terse, la vista che si apre sul lago è estremamente suggestiva. Sembra di ammirare un tipico fiordo scandinavo che si incunea in profondità nel cuore delle Alpi.
Ascesa al Monte Altissimo

Il Rifugio Altissimo è raggiungibile in vari modi: attraverso delle bellissime escursioni a piedi o in mountain bike (percorso impegnativo). Per i più pigri si può arrivare anche in funivia con le cabine rotanti a 360 gradi che in una ventina di minuti portano in cima al monte Baldo (Malcesine-Monte Baldo). Per il nostro trekking optiamo per il percorso che ha come punto di partenza la Bocca del Creer, nei pressi del Rifugio Graziani. Si tratta di un luogo strategico dove si può parcheggiare l’automobile gratuitamente e attaccare l’escursione. Proprio a fianco del rifugio diparte la strada militare che, con una serie di quindici tornanti, in circa un’oretta e mezza, conduce al rifugio Altissimo (2060 m s.l.m.). Il dislivello complessivo è di circa 400 metri e la strada sale senza strappi particolari ma con dolce e progressiva costanza. In alternativa, al terzo tornante, un sentiero molto ripido si inerpica sulla montagna. Dal rifugio si può salire sulla vetta posta a 2079 m.
Per chiudere l’anello, consigliamo per il rientro i sentieri 622 e 650, transitando per Bocca Poltrane e Malga Campo.
Monte Baldo, giardino d’Italia e d’Europa
Il Monte Altissimo fa parte del gruppo del Monte Baldo che, per una lunghezza di circa 30 chilometri, separa la costa orientale del lago dalla valle del fiume Adige. Fin dal Cinquecento, il gruppo del Monte Baldo era denominato Giardino Botanico d’Italia. L’incredibile biodiversità che caratterizza il Parco del Monte Baldo lascia senza fiato, dai fiori alle erbe aromatiche si ha l’impressione di trovarsi nell’Eden terreno. La ricca e variegata flora spazia dalle specie mediterranee che albergano a quote basse lungo lago ai boschi di latifoglie di mezza montagna, alle fasce più alte dove le specie più resistenti trovano ugualmente il loro habitat naturale. Sono, infatti, più di 600 i tipi di piante catalogati. Dalla vegetazione mediterranea con olivi, viti, lecci, oleandri, allori ed agrumi, si sale ai boschi di castagno, di quercia e faggio. Oltre gli 1800 m appaiono i prati e pascoli ed, infine, tra le vette più alte che sfiorano i 2200 metri, troviamo il regno di rocce e piante più resistenti alle temperature più rigide.
Dottor Zivago sul Monte Altissimo di Nago
D’estate i profumi e gli aromi che accompagnano la salita verso la vetta sono inebrianti ma anche l’inverno del Monte Altissimo regala scenografie simili alla Lapponia. Elisa Gabriella Scalzo ha immortalato immagini siberiane dal Rifugio Monte Altissimo: un inverno speciale come non accadeva da tanto tempo! Ambientazione perfetta per il dottor Zivago!
Partenza: parcheggio presso Bocca del Creer (m 1617)
Segnavia sentieri: SAT 0633
Lunghezza: circa 8 km
Tempo di percorrenza: ca. 3 ore (in totale)
Altitudine: tra 1617 e 2079 m s.l.m.
Famiglie: 👶👶
Pet friendly: 🐶🐶🐶
Stagione ideale: 🌺☀️🍂❄️