Il Castello del Buonconsiglio di Trento rappresenta un percorso culturale in crescendo, studiato per impressionare il visitatore. I diversi corpi di fabbrica che lo compongono, Castelvecchio, Giunta Albertina, Magno Palazzo e Torre dell’Aquila, conducono lungo un viaggio nel tempo che ricostruisce perfettamente il potere politico, militare, artistico e culturale che il castello ha rappresentato nei secoli in Trentino. Particolarmente d’impatto i cicli pittorici di sale, loggiati e stanze private. Imperdibili le opere di prestigiose firme rinascimentali, come Romanino, Fogolino e Dosso Dossi, che impreziosiscono gli ambienti a castello. Siamo solo all’inizio di una grande storia. Con queste poche righe speriamo di creare qualche suggestione o spunto per rivivere antiche storie e leggende del Trentino, dal Medioevo al Rinascimento. Buona lettura!

Il fascino della storia di un grande castello
La storia di questo complesso fortilizio affonda le sue radici al tempo delle roccaforti alpine come luoghi di presidio del territorio e con funzioni principalmente militari. Ciò che appare oggi è un costrutto architettonico risultato di successivi ampliamenti realizzati nei secoli, accorpando di volta in volta il vecchio al nuovo, rivisitando gli spazi esistenti per renderli di moda e più funzionali e creando nuove architetture.
Dall’alto Medioevo al Quattrocento

Il mastio originario “Torre d’Augusto”, torrione simbolo del castello stesso, venne realizzato all’inizio del tredicesimo secolo con funzioni esclusivamente difensive: assieme al Castelvecchio adiacente, era anche residenza dei primi principi vescovi. Splendido il loggiato veneziano, imponente polifora ad archi trilobati, che permette una vista mozzafiato sulla città. Una scala in pietra interna al Castelvecchio collega i tre piani e qui, con un po’ di attenzione, troviamo un altro segno del passaggio di Carlo Magno in Trentino; alcune tracce storiche parlano di alcune notti trascorse dormendo nella Torre d’Augusto. A voi la sfida di scoprire dove è stato raffigurato il grande imperatore.
Suggeriamo anche la splendida sala dei vescovi all’ultimo piano di Castelvecchio, un incantevole fregio affrescato che riassume la storia del principato dal 1027 al 1803, attraverso le figure dei principi vescovi succedutisi nei secoli.
La nostra visita virtuale prosegue seguendo il percorso storico. Siamo nel quattordicesimo secolo e viene realizzata la Torre dell’Aquila ed il suo meraviglioso ciclo di affreschi, esempio tra i più belli a livello europeo del gotico internazionale. Il ciclo dei mesi rappresenta, grazie alla mano sapiente del pittore di corte Venceslao, la vita di cortigiani e villani del tardo medioevo. La ricchezza di particolari, la pregevolezza delle finiture, lo spaccato sociale che emerge da questi affreschi lascia davvero senza fiato. Un piccolo dettaglio interpretativo rivela al fruitore la mancanza della tecnica pittorica della prospettiva, rappresentando la diversa grandezza delle figure come differenza sociale.

Rinascimento in Trentino
Il cuore vivo del castello è rappresentato dal centrale Magno Palazzo, esempio di incredibile bellezza e raffinatezza del periodo più prosperoso del principato. Il principe vescovo Bernardo Cles, chiamando a corte alcuni dei più famosi pittori, scultori e architetti del rinascimento italiano fa realizzare una maestosa residenza rinascimentale. Grandi artisti, come Dosso Dossi e Fogolino, lavorarono alacremente alla corte del principe vescovo. Assolutamente imperdibile il loggiato opera del Romanino che si affaccia internamente sul Cortile dei Leoni. Ritratti di re ed imperatori ben evidenziano la funzione politica di questa sala dove il principe concedeva udienza.

Dall’Ottocento alla Grande Guerra
L’Ottocento porta la fine del principato. I gloriosi fasti del castello cedono il passo al dominatore austriaco che trasforma la bellezza in caserma, con conseguenti ed immaginabili predazioni, saccheggi e deturpazioni soprattutto delle sale più belle. Dell’originario arredamento del Castello del Buonconsiglio non rimane più quasi nulla. In alcuni ambienti ma rimane il dispiacere di non poter rivivere le emozioni originali di chi abitò per secoli questi spazi.
Un ultimo cenno storico più vicino a noi nel tempo. Durante la prima guerra mondiale, dietro al castello, nella cosiddetta fossa dei martiri, fu giustiziato il tenente Cesare Battisti. Fu catturato assieme al sottotenente Fabio Filzi poche settimane prima nella battaglia sul monte Corno, nei pressi di Rovereto. L’antica selva dei cervi del castello, assieme alle celle dove furono rinchiusi anche altri due patrioti italiani, Fabio Filzi e Damiano Chiesa, sono visitabili liberamente e a tutt’oggi sono luoghi simbolo dell’irredentismo tridentino.
I nostri consigli di visita “speciali”

PASSEGGIATA RINASCIMENTALE – partendo dalla Piazza del Duomo di Trento, cuore pulsante della città, gettate uno sguardo sugli affreschi esterni delle Case Rella e imboccate Via Belenzani, la via dei palazzi affrescati (Palazzo Geremia, Palazzo Thun e Palazzo Galasso; quest’ultimo la leggenda vuole costruito dal diavolo in una notte). Sulla destra, imboccate Via Manci fino allo storico slargo conosciuto come “Cantone”. Date un’occhiata, a sinistra, sulla pittoresca Via del Suffragio, già Contrada Tedesca o delle Osterie Tedesche e poi proseguite su Via San Marco fino al Castello (sulla sinistra, le ex scuderie del castello).
INDOVINELLO MEDIOEVALE – una porzione del Castello di Stenico, altra gemma tra i castelli trentini, è presente in uno dei mesi della Torre dell’Aquila. Chi indovina in quale dei 12 mesi si trova? Scriveteci!
GIARDINI RINASCIMENTALI – Il tempo di visita minimo è un paio d’ore. Al termine del percorso all’interno del castello consigliamo un break finale di riposo presso il punto ristoro. Di lì, una piacevole passeggiata nei giardini cortigiani arricchirà ulteriormente il già piacevole ricordo di sua maestà il Castello del Buonconsiglio di Trento.
Tips
Parcheggio: 🅿️ a pagamento (piazzale antistante)

Periodo consigliato: 🌺🍂
Dog-friendly: 🐾🐾 sì, ma solo ai cani di piccola taglia
Spot Fotografico: 📸📸
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Un grazie particolare per l’evocativa immagine di copertina:
Trentino Sviluppo – Turismo e Promozione – Castello del Buonconsiglio Carlo Baroni