Il lago di Tovel è conosciutissimo e non ha bisogno di presentazioni. Di origine naturale e relativamente recente, ha un colore cristallino ed una caratteristica corona di alberi di molte specie che difficilmente si ammirano così accalcate le une accanto alle altre. Oggi esploriamo le grandi potenzialità che l’autunno sprigiona in questo luogo magico, con speciale riferimento al foliage.

L’avvicinarsi dell’inverno causa una risposta chimica nelle piante caducifoglie. Lentamente esse recuperano tutte quelle sostanze chimiche che possono essere risparmiate e riciclate per l’anno successivo. Fatto questo, si spogliano della chioma per meglio difendersi dal freddo durante l’inverno. La clorofilla, molecola complessa che dona alle foglie il tipico colore verde, è il primo degli elementi preziosi da recuperare. Ciò che viene abbandonato alle foglie ed al loro destino sono tipicamente antociani (colore rosso) , flavonoidi e carotenoidi (colore giallo ed arancione).

La cosa bella è che ogni specie ha il suo colore più caratteristico in autunno! Soprattutto la tempistica è variabile da specie a specie. Questo prolunga quella magica porzione d’autunno in cui è possibile ammirare il rutilante caleidoscopio di colori che si riflettono (con un po’ di fortuna..) nelle immote acque del lago.

La prima specie ad allarmarsi per l’arrivo dell’autunno è l’acero di monte. Timidissimo, emette tardi le foglie a primavera ed ha una paura folle delle gelate. Già ai primi di ottobre è possibile sorprenderlo a vestire le sue foglie di un colorito giallo limone davvero adorabile.

Più resistente al freddo, il faggio è il secondo grande protagonista di questi luoghi. Si fa sorprendere dai primi freddi e corre ai ripari in modo rapido ma concentrico. Spesso infatti possiamo ammirare una corona di foglie già arancio carico all’esterno mentre quelle più interne sono ancora verdine… una goduria per gli occhi!

Ultimo grande protagonista di questa uscita di scena graduale è il larice. Innamorato del sole più di tutti gli altri, abbandona malvolentieri i suoi verdi ciuffetti teneri come l’erba. Lo si può trovare ancora verdeggiante intorno al lago nella terza decade di ottobre, salvo poi abbandonarsi ad un malinconico giallo intenso verso le prime giornate di novembre.

Non si può non menzionare il maggiociondolo. E’ molto presente sulla sponda a nord est del lago. Sebbene lo spettacolo più marcato siano le fioriture giallo canarino, anche in autunno le sue foglie che virano subito al marrone danno un contributo al cambio di colore, sebbene più sottomesso.

Tra le comparse meno ovvie sul lago, fa bella mostra di se’ in questa stagione anche il pioppo tremulo, timido e scostante quanto l’acero, ma nobile, slanciato e vistosissimo in autunno con le sue foglie che virano verso una nuance di arancione davvero vivace… quasi shocking!

Ci permettiamo di lasciarvi con un suggerimento: spostarsi di quota è un ottimo sistema per vedere l’avanzata della stagione. Più in alto andremo e più la temperatura si abbasserà, perciò più marcato ed anticipato sarà il cambio di colori. Ad esempio, a monte del lago di Tovel si trova la malga Flavona, circondata da larici meravigliosi e Dolomiti spettacolari come il Turrion Basso, e lì lo spettacolo sarà certamente più avanzato. Ma questa è un’altra storia… e la racconteremo un’altra volta.
Partenza: parcheggio lago di Tovel – qui le regole aggiornate per i parcheggi
Segnavia sentieri: sentiero lungolago
Lunghezza: circa 3,5 km
Tempo di percorrenza: ca. 1 ora (in totale)
Altitudine: 1180 m s.l.m.
Famiglie: 👶👶👶
Pet friendly: 🐶🐶🐶
Stagione ideale: 🌺☀️🍂