Conoscete la Marzola? E’ una delle montagne che circondano la ridente città di Trento, un luogo molto apprezzato per la presenza di bellissimi luoghi relativamente selvaggi a un passo dal traffico della city. Non ci credete? Venite con noi!
Un forte… naturalmente affascinante
La Marzola è una conformazione montuosa che si innalza a dividere la valle dell’Adige dall’alta Valsugana. A causa della sua posizione strategica, è stata utilizzata in passato come alloggiamento di fortificazioni e trincee allo scopo di difendere Trento e le valli circostanti da eventuali invasori. E’una montagna ricca di storia, ma anche di natura; sulle sue pendici si trovano una quantità notevole di sentieri e percorsi didattici che vi permetteranno di esplorare in lungo in largo questo aspetto più nascosto della Marzola.
Sui sentieri della Marzola
Parcheggiamo la macchina al rifugio Maranza, luogo famoso per la cucina nonché per i freschi prati odorosi che invitano a dolci fughe estive al riparo dalla calura della valle sottostante. Ci inoltriamo lungo il sentiero, su dolci pendii che poco a poco aumentano la loro pendenza. Inizialmente largo quanto una strada, il percorso si restringe e contemporaneamente regala un primo scorcio sulla valle, il monte Bondone e le cime della Paganella. Fantastico!

Gli Stoi della Marzola, storie di guerra e pace
Andando avanti, il sentiero torna su una strada che salendo ci porta ad un largo spiazzo con.. delle casette curatissime, incastonate nella roccia. Si tratta degli Stoi, depositi austroungarici costruiti per alloggiare al loro interno truppe e materiale bellico; dopo la grande guerra sono stati “adottati” da alcune famiglie della frazione di Povo che li hanno curati e sistemati fino a fargli assumere l’aspetto attuale. Sono decisamente un unicum nel panorama trentino.

Verso la cima delle Marzola… l’Omenet
Dalla località Stoi si diparte il sentiero per la vetta, piuttosto ripido in alcuni tratti. Una sosta merita la località detta Omenet, una roccia di forma rotondeggiante che vista da lontano ricorda la testa di una persona. Il sentiero non è agilissimo in quel punto, ma il panorama verso la Valsugana è strepitoso!

Finalmente in vetta!
Ancora una rampa da salire, un tratto in piano con un bel cordino e una visuale molto ampia e siamo in cima. Il panorama che si apre davanti a noi è amplissimo e spazia dalle cime del Bondone ad ovest fino al gruppo del Brenta e delle Maddalene a nord e del Lagorai ad est, fino ai confini col Veneto. Una festa per gli occhi, scendere sarà una decisione necessaria ma difficile!


Volendo, potete scendere verso sud per poi salire sulla cosiddetta Cima Sud, da cui meglio vedere il panorama che si scorge in quella direzione, e scendere da quella parte per concludere il tracciato da dove siamo partiti. Ora è il momento di una sosta ristoratrice, oppure si può scendere per esplorare ancora, in macchina o a piedi, verso il rifugio Bindesi e le sue belle rocce. Ma questa è un’altra storia… e ve la racconteremo un’altra volta.
Partenza: località Maranza
Segnavia sentieri: SAT E426 – E411- E411A – E412
Lunghezza: circa 8,5 km
Tempo di percorrenza: ca. 4 ore (in totale)
Altitudine: tra 1030 e 1738 m s.l.m.
Famiglie: 👶
Pet friendly: 🐶🐶🐶
Stagione ideale: 🌺🍂🌞