Tutti conosciamo il fascino delle grandi vette, ma il bello talvolta è lasciarsi incuriosire anche da ciò che non è ovvio perché, come dice Antoine de Saint-Exupery, “l’essenziale è invisibile agli occhi”. Perciò oggi vi portiamo sul monte Biaena!
L’essenziale è lo spirito della montagna, la sfida che lancia, la curiosità di vedere tutto con nuovi occhi scoprendo nuovi punti di vista, lasciando dietro di noi il mainstream alla ricerca del meno ovvio, del più quieto, del meno frequentato e per questo meno scontato. Il Trentino è meraviglioso per moltissimi motivi, lo sappiamo bene e per questo lo amiamo tanto. Lo stupore però è riservato a coloro che sanno guardare nel piccolo oltre che nel grande. Il monte Biaena sa dimostrarlo perfettamente.

Una posizione strategica
Situato a sud del passo Bordala, è stato un punto di avvistamento strategico sulla valle dell’Adige per le truppe austroungariche. Numerose le opere compiute dall’uomo per trasformarlo in opera difensiva: teleferiche, trincee, vasche di raccolta per l’acqua e appostamenti blindati vi porteranno indietro nel tempo. Geograficamente è posto proprio sopra l’abitato di Rovereto da una parte e Ronzo Chienis dall’altra, giacché divide la Vallagarina dalla più piccola e pittoresca valle di Gresta, nota per i suoi ortaggi.
L’ascesa invernale al Biaena
La nostra ascesa al monte è avvenuta in inverno, perciò i nostri consigli riguardano l’escursione in questa stagione. Freddino, ma ne vale assolutamente la pena!

In estate molti percorsi portano in vetta, ma in inverno questo sicuramente è il più sicuro. Ciaspole ai piedi, partiamo dalla località Prà del Lago. Una volta parcheggiato il mezzo in via Biaena, seguiamo la strada forestale. Il percorso è poco inclinato, molto tranquillo e comunque non eccessivamente lungo (un paio d’ore). La salita si sviluppa in modo regolare, in mezzo a un bel bosco misto di faggi, abeti rossi e bianchi con pochi tornanti, alcuni con suggestivi punti panoramici sulle vallate sottostanti. La pace di questo luogo è notevole e davvero un toccasana per l’anima!
Un luogo dove ristorarsi
Presso la cima troviamo la baita Monte Biaena gestita degli Alpini, su cui possiamo contare per una sosta anche se fuori stagione ovviamente è chiusa. I tavoli invece sono ben coperti da una tettoia e lì è davvero piacevole potersi sedere, gustare la merenda e, perché no, cambiarsi gli abiti sudati. Questo sarà fondamentale, e tra un attimo capirete perché.
Poco sopra la Baita arriviamo sulla cresta. C’è un vento tagliente che fa precipitare la temperatura di svariati gradi! La vista è ammaliante, e non si sa dove fissare lo sguardo. Rovereto è là in basso, ammiccante e brulicante di vita.
Alzando lo sguardo, si spazia dal Cimon della Pala a nord est, fino al Carega a sud ed ai ghiacciai del Carè Alto e Presanella a ovest.
Il ritorno
Una volta riempiti gli occhi di tanta meraviglia, si ridiscende per la stessa strada; volendo si può anche accorciare in mezzo al bosco seguendo i segnavia SAT 0678 fino a raggiungere la strada forestale sotto l’ultimo tornante. Da lì in pochi minuti si ritorna al parcheggio di partenza.
Un luogo molto affascinante che si trova ai piedi del monte Biaena è la Malga Somatore, che oltre ad essere un ottimo ristorante ed avere una vista bellissima, è anche circondata da un bosco di faggi davvero particolari. Ma questa è un’altra storia… e ve la racconteremo un’altra volta.
Partenza: parcheggio prima del divieto forestale via Biaena
Segnavia sentieri: strada forestale – SAT 0678
Lunghezza: circa 8 km
Tempo di percorrenza: ca. 4-5 ore (in totale)
Altitudine: tra 1090 e 1617 m s.l.m.
Famiglie: 👶👶
Pet friendly: 🐶🐶🐶
Stagione ideale: 🌺☀️🍂❄️