Racchiuso in una verde conca, da sempre amato da trentini e roveretani, buen retiro delle famiglie altolocate delle vicinanze, il lago di Cei è per antonomasia una località di relax e riposo per chiunque ami la montagna senza rinunciare al piacere di un tuffo in acque cristalline.
Le gemme del lago di Cei

Le origini di questo piccolo specchio lacustre sono relativamente recenti; si è infatti originato in seguito ad una frana che, scendendo dal monte Bondone, ha ostruito la valle intorno al 1250 d. C. La grande presenza di acqua ha creato condizioni particolari non solo qui ma anche nelle aree circostanti, attirando particolari specie vegetali ed animali. Questo fatto ha spinto la Provincia Autonoma di Trento ad inserirlo nella lista dei Biotopi del Trentino. Vi si possono trovare piante carnivore (Utricularia minor, Pinguicula vulgaris), il meraviglioso giaggiolo siberiano e vistose ninfee; per quanto riguarda il regno animale, degni di nota sono la raganella e il gambero di fiume, che testimoniano con la loro presenza un ambiente non inquinato e scevro da operazioni di introduzione di specie che possano turbare l’equilibrio della catena alimentare.
Cei, una poesia per ogni stagione
Il lago di Cei è certamente una meravigliosa oasi di frescura per ripararsi dal caldo nella bella stagione ma non lasciatevi ingannare, perché è un luogo di grande fascino in ogni stagione dell’anno. In primavera possiamo osservare i fiori delle ninfee, sia bianca che gialla, occhieggiare tra le foglie poco lontano dalla riva; quando è autunno è meraviglioso trascorrere ore fatate osservando le mille sfumature di oro e rosso spandere i loro riflessi nelle placide acque del lago; all’arrivo dell’inverno, si può ammirare la superficie ghiacciata su cui si specchiano i boschi limitrofi e le selvagge creste del monte Bondone. Dopo le nevicate, possiamo vederlo sparire come se non fosse mai esistito sotto una morbida, candida coltre su cui nella notte crescono, non visti, spettacolari fiori di brina.
Un suggerimento particolare vogliamo lasciare a chi desiderasse esplorare i dintorni: a poca distanza e con un facile sentiero ad anello, è possibile visitare il lago-palude di San Martino. Qui potrete notare l’omonima chiesetta medievale in stile romanico, una delle moltissime chiese dedicate a San Martino sui nostri monti a cui presto dedicheremo un post speciale. Ma questa è un’altra storia… e la racconteremo un’altra volta.
Partenza: parcheggio lago di Cei
Segnavia sentieri: sentiero lungolago – strada forestale con indicazione per S. Martino
Lunghezza: circa 2 km
Tempo di percorrenza: ca. 2 ore (in totale)
Altitudine: tra 920 e 950 m s.l.m.
Famiglie: 👶👶👶
Pet friendly: 🐶🐶🐶
Stagione ideale: 🌺☀️🍂❄️