I laghi di Bombasel sono uno dei punti più iconici della Val di Fiemme. Arrivando dalla Valle dell’Adige, ai primi scorci sulla Val di Fiemme, lo sguardo si riempie del verde brillante dei suoi boschi, perfetto biglietto da visita di un territorio ricco di lussureggianti foreste di conifere. Per secoli, il patrimonio boschivo di questa parte del Trentino ha rappresentato sia un’ottima fonte di sussistenza per le famiglie locali che un colpo d’occhio paesaggistico suggestivo. Recentemente, purtroppo, la tempesta Vaia e la successiva invasione del bostrico dell’abete rosso, stanno oltraggiando vista e cuore di questi luoghi.
La val di Fiemme, di origine glaciale, è comunque anche molto altro e, ai più curiosi, svela luoghi speciali. In particolare, l’occasione di una giornata dal cielo turchino diventa ottima per avventurarsi sulla sinistra orografica della valle, alla scoperta di scenari selvaggi sul gruppo montuoso del Lagorai. In quest’ambiente poco antropizzato, i laghetti di Bombasel, incorniciati tra alte vette, sono di varie forme e dimensioni, ma hanno tutti in comune nuance di colori indimenticabili.

Come arrivare ai Laghi di Bombasel
Imboccata la Val di Fiemme, all’altezza del villaggio di Cavalese, prendiamo la cabinovia che ci porta al Doss dei Laresi (1280 m.s.l.m.), per proseguire poi con la seconda cabinovia ed infine la seggiovia fino al Paion del Cermis, punto di arrivo della parte più facile della nostra giornata. Siamo a quota 2.200: inizia qui la nostra escursione. Seguiamo il segnavia SAT353, direzione forcella del Bombasèl dove, sulla sinistra, imbocchiamo la ripida scalinata e raggiungiamo il sentiero che in circa 45 minuti ci condurrà direttamente ai laghi di Bombasel.
La modesta fatica viene immediatamente ripagata dalla dolcezza di forme e colori dei prati del Bombasel, incorniciati dalle cime del gruppo di Lagorai. Il plurale della denominazione di questo luogo fa riferimento ai numerosi specchi d’acqua. Il più grande, dai colori che riflettono a specchio le sfumature del cielo, permette lungo le sue rive di fermarsi per consumare uno spuntino o, per chi decide di trascorrervi l’intera giornata, il pranzo al sacco. Gli escursionisti più ambiziosi possono poi proseguire per la ferrata che raggiunge la cima che fa da guardia ai laghetti.
Ferrata al Castel di Bombasel
Dai laghi di Bombasel il sentiero prosegue fino all’omonima forcella. Di lì, a sinistra, sale la ferrata Vertigo, mentre a destra la ferrata Highway, più facile ed adatta anche a famiglie neofite che desiderino battezzare i più piccoli a percorsi più adrenalinici. Entrambi i percorsi necessitano dell’attrezzatura specifica per le ferrate, ossia imbrago con dissipatori, caschetto e guanti da ferrata. Decidiamo di avventurarci sulla Vertigo. Come noto, il gruppo montuoso del Lagorai è da sempre un ambiente poco antropizzato e per questo con pochissimi sentieri attrezzati. Le ferrate stesse sono state spesso viste come modalità di deturpazione della naturalità dei luoghi. Al di là di giudizi di merito sull’idoneità di questa nuova generazione di ferrate in ambienti da sempre molto selvaggi, l’itinerario è molto piacevole e offre scorci incredibili sui sottostanti laghetti di Bombasel.




Ti piacciono le ferrate del Trentino?
In breve come arrivare e info importanti
Parcheggio: 🅿️ presso impianti di risalita Stazione di fondovalle Funivia del Cermis (loc. Masi di Cavalese 850 m.s.l.m.) – dal 17 giugno al 24 settembre 2023 impianti aperti tutti i giorni (orario 9.00 – 17.15 – ultima discesa ore 16.50)
Per acquistare il biglietto degli impianti clicca qui -> TICKET ONLINE A QUESTO LINK
Segnavia sentieri: sentiero E353 (variante sentiero ferrato per Castel di Bombasel)
Lunghezza: circa 7 km (con la variante alpinistica) (tempo di percorrenza circa 6 ore andata e ritorno)
Stagione ideale:🌸☀️🍂
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