Home Garda Trentino Cosa Vedere in Trentino: 10 posti Imperdibili (e molto, molto di più)!

Cosa Vedere in Trentino: 10 posti Imperdibili (e molto, molto di più)!

by Francesco

Scoprire il Trentino è come aprire uno scrigno di tesori. Scegliere 10 posti imperdibili tra laghi meravigliosi, castelli medioevali, borghi tra i più belli d’Italia, vedute mozzafiato, città ricche di storia rappresenta un’impresa, difficilmente superabile. Come noto, la bellezza di questi territori si sviluppa in senso verticale, dalle attrazioni di fondovalle ai picchi delle cime alpine e dolomitiche. Pertanto, ho deciso di proporre percorsi alla scoperta di temi che raccontano bellezze comuni, ma in parti diverse del Trentino. Cosa vedere in Trentino? Il nostro viaggio comincia da borghi e città.

Città e borghi più belli d’Italia

Il Trentino non è solo montagne meravigliose ed escursioni tra le più belle del mondo; il Trentino conserva tra i suoi tesori anche contenuti storici e culturali di grande interesse.

Spostandosi da sud a nord, si percepisce un gusto che cambia; l’influenza del dominio secolare dell’Impero Autro-ungarico ha contribuito ad uno stile architettonico mitteleuropeo ed, in ciascuna cittadina, sono ancora facilmente riconoscibili, in proporzioni variabili, tratti italiani ed elementi più legati al mondo tedesco.

La prima città che incontriamo giungendo da Verona è Rovereto. Prezioso centro storico e con musei di respiro nazionale ed europeo, è punto di partenza per la visita di antichi borghi rurali come Rango del Bleggio e Canale di Tenno, o della poco conosciuta ma molto suggestiva Città di Ala. Proseguendo verso nord si giunge al capoluogo di regione. Trento, di antiche origini retiche, conquistata dai romani nel primo secolo prima di Cristo, viene indicata dall’imperatore Claudio come Tridentum, splendidum municipium. Il nome deriva probabilmente dai tre colli che la circondano. Ammirare la piazza più bella d’Italia, esplorare le antiche profondità della città romana, perdersi nella vastità del castello del Buonconsiglio, passeggiare nell’avveniristico quartiere progettato dall’archistar Renzo Piano sono solo alcune delle attrazioni di Trento.

Borghi più belli d’Italia: Rango

Sono 300, di varia dimensione, bellezza e a diversa altitudine. Rappresentano gioielli incastonati fra valli, montagne e altipiani. Sono i laghi del Trentino. Ho scelto gli imperdibili, ma l’augurio è che ognuno di quelli dimenticati diventi occasione per scoprirne di nuovi, magari anche di più belli e suggestivi!

300 laghi alpini: i 5 imperdibili!

Cercavo i colori dell’arcobaleno. Li ho trovati sia al lago di Tovel che a quello di Tenno. Il primo, antico lago che si tingeva di rosso, regala in qualsiasi stagione dell’anno sfumature dall’acquamarina, al color smeraldo. Il lago di Tenno, anche nelle giornate meno belle, premia con contrasti di colore usciti dalla tavolozza di un pittore espressionista. Il verde intenso dei boschi circostanti gioca armoniosamente con l’intensità del turchese dello specchio d’acqua.

Accanto ai due laghi più iconici del Trentino consiglio due piccole perle poco conosciute, ma di incommensurabile bellezza. Lontani dai percorsi più conosciuti, danno il meglio di sè soprattutto durante i mesi autunnali e primaverili con l’esplosione di vita e colori: il Lago di Cei ed il Lago degli Speccheri sono piccoli gioielli da gustare nel silenzio più totale. Per ultimo, suggerisco il lago scomparso di Loppio. Situato nell’incisione valliva tra il gruppo del Monte Bondone e quello del Monte Baldo, nella parte meridionale del Trentino, dopo abbondanti piogge, è il lago che magicamente riappare. Nel post vi racconto il suo segreto.

Lago di Tovel LoveTrentino (credits Riccardo Pasquazzo)
Lago di Tovel

Ammirata la bellezza della natura plasmata nel tempo, il 300 rimane protagonista. Il paesaggio naturale lascia il posto a storia e cultura con la straordinaria densità di castelli che l’uomo ha edificato dal Duecento ad oggi. Sono quasi 300 tra scomparsi, visitabili e appena visibili, alcuni con cornici naturali di bellezza sconvolgente, altri mimetizzati nell’ambiente circolante, altri divenuti nel tempo elemento imprescindibile del panorama: ecco i 5 castelli imperdibili del Trentino!

Di nuovo 300: i 5 castelli imperdibili!

L’inizio è da 1000 e una fiaba. E’ il castello delle fiabe d’infanzia, con antichi alberi contorti che si tuffano nelle acque di un lago di montagna, maestose sale decorate, viali e giardini ben curati all’interno di mura merlate. Non si tratta della bella addormentata, ma di Castel Toblino che entra a pieno titolo nei 5 castelli imperdibili del Trentino. Poco lontano da Toblino, un altro maniero fa bella mostra di sè al viandante secolare. Il Castello di Stenico, in Val Giudicarie del Trentino occidentale, è appollaiato su un dosso in posizione dominante. Nell’avvicinarsi dal basso l’impressione visiva è di continuità cromatica tra il colore bianco delle sue mura, il colore bianco delle pareti rocciose retrostanti (Dolomiti del Brenta) ed il bianco delle acque delle vicine “sorgenti bianche”, chiamate spesso “cascate del latte”.

Scendendo verso il lago di Garda si trova un altro castello, l’iconico e suggestivo Castello di Arco. Questo sperone si innalza possente all’altezza di una stretta insenatura della valle della Sarca, il placido fiume che scorre ai suoi piedi. Albrecht Dürer regala alla storia uno dei più begli acquerelli della città di Arco e del suo maniero che, a distanza di secoli, ancora conserva il suo fascino. Verso est, lungo l’antica strada imperiale, troviamo altri due castelli che non devono mancare nella lista degli imperdibili. A Trento troviamo il castello del Buonconsiglio, originaria residenza medioevale a difesa della città, trasformatasi nei secoli a ricca dimora rinascimentale, residenza dei principi-vescovi. Poco più a sud, nel dolce paesaggio della Vallagarina, Castel Beseno occupa l’intera sommità di una collina. Maestoso ed imponente, da qualsiasi parte lo si guardi, sembra una piccola cittadella arroccata sulla cima.

Love Trentino: Castel Stenico (credits Francesco Serafini)
Castel Stenico

Le 10 cose imperdibili da vedere in Trentino si sono già moltiplicate e ancora molto rimane da raccontare. Il Trentino, in qualsiasi punto ci si trovi, ha un protagonista onnipresente: la montagna. Sono pazzeschi i suoi panorami ed in qualsiasi stagione dell’anno sono le montagne che, dalle cime più alte o dalle terrazze più accessibili, regalano tramonti da sogno e foto da incorniciare.

Il Trentino, assieme a Veneto, Alto-Adige e Friuli Venezia Giulia, ospita un insieme di gruppi montuosi particolari ed invidiati da tutto il mondo: le Dolomiti. In Trentino, sono localizzati ben 4 dei 9 siti inseriti nella lista dei beni naturali del “Patrimonio dell’Umanità”: Dolomiti di Brenta, Latemar-Catinaccio, Marmolada e Pale di San Martino. Propongo alcune escursioni uniche ed irripetibili per entrare nel cuore di queste antiche formazioni coralline che, oggi, possiamo avvicinare ammirandole da vicino o, per i più arditi, scalare, arrivando a toccarle fin nei suoi punti più alti.

5 escursioni imperdibili alla scoperta delle Dolomiti

La bellezza è proiettata verso l’alto da pinnacoli, pareti e torri verticali. Benvenuti nel regno dolomitico dove, di giorno, il cielo turchino gioca a nascondino con la pietra dei monti pallidi e, di sera, il rosa del tramonto colora la roccia di sfumature dal giallo, al rosso, all’arancione. La prima escursione indimenticabile si addentra nel cuore delle Dolomiti di Brenta, unica antica isola completamente situata in Trentino. Si tratta della ferrata Benini nella parte occidentale delle Dolomiti di Brenta: percorso attrezzato con cordini e scale metalliche adatto solo agli escursionisti più esperti. A poca distanza, un trekking affrontabile anche in famiglia in un territorio poco frequentato e dai tratti ancora molto selvaggi. Malga Spora è un punto umano antico in mezzo ad un catino verde al cospetto di alcune delle cime più belle delle Dolomiti di Brenta.

Spostandosi verso est incontriamo le Dolomiti della Val di Fassa con il gruppo del Latemar-Catinaccio, dove imperdibili sono la ferrata dei campanili, la Torre di Pisa e le svettanti Torri del Vajolet. Quindi ammiriamo la Marmolada, la “Regina” delle Dolomiti con il punto più alto, la Punta Penìa (3.343 metri slm) ed il suo vasto ghiacciaio.

Infine sono imperdibili le Pale di San Martino, nel Parco di Paneveggio-Pale di San Martino, e l’immancabile escursione lungo la Val Venegia fino alla Baita Segantini, luoghi senza tempo ed oltre ogni stagione.

Chiesetta di Rifugio Brentei

Il Trentino è anche sinonimo di antichissime vallate incise nei millenni da torrenti e fiumi. La natura ed il tempo hanno pennellato forre e gole profonde. Il quinto tema proposto è un tuffo nelle viscere dei 5 canyon più conosciuti del Trentino.

Canyon del Trentino: 5 luoghi imperdibili!

Dal punto di vista naturalistico, gole, forre e canyon sono insenature profonde scavate in migliaia di anni dalle acque tumultuose di fiumi e torrenti. Il Trentino conserva tesori preziosi che sono andato a scoprire e vi propongo in una top 5 che nulla ha da invidiare ai canyon americani. Al primo posto, a poca distanza dal capoluogo di regione, troviamo l’Orrido di Ponte Alto, risultato perfetto del connubio tra grande ingegno dell’uomo e forze millenarie della natura.

Spostandoci a sud verso il Lago di Garda troviamo la cascata del Varone, con i suoi 100 metri di altezza. Il protagonista di questo scenario è l’erosione millenaria di ciotoli, ghiaie e sabbie che, con lentezza e caparbietà, hanno modellato il fianco della montagna. La visita alla cascata è imperdibile e impreziosita da due bellissime grotte all’interno della forra. Poco sopra la cascata del Varone consiglio un facile trekking alla scoperta della forra del Rio Ruzza e delle sue 3 cascate a Sajant, dove roccia, acqua e cielo si fondono in un abbraccio di natura!

La Top 5 si conclude con due percorsi poco conosciuti. Al cospetto delle Dolomiti del Brenta, consiglio la suggestiva Forra del Limarò, dove fanno bella mostra di sè bellissime sculture naturali levigate dal tempo in forme e colori meravigliosi. Più a sud, sulla catena del Monte Baldo del Garda Trentino, il “Pont del diaol” e antiche miniere di lignite sono la ricetta perfetta per un pomeriggio d’avventura nel Trentino più selvaggio.

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