Situato nella splendida cornice delle Dolomiti di Brenta, il Rifugio Silvio Agostini è rinomato per la bellezza mozzafiato che lo avvolge tutt’intorno. Dal sottostante Rifugio Cacciatore, in Val d’Ambiez, l’avvicinamento non è particolarmente difficile anche se, come per tutti i rifugi di alta montagna, necessita di un buon livello di allenamento. Fin da lontano si staglia come un piccolo puntino rosso in mezzo al bianco della roccia dolomitica. La copertura in lamiera rubina gli regala infatti un colpo d’occhio tra i più iconici delle Dolomiti trentine.
Come raggiungere il Rifugio Silvio Agostini
Dal centro di San Lorenzo in Banale, borgo tra i più belli d’Italia, si prendono le indicazioni Val D’Ambiez e si prosegue per circa 3 chilometri su strada stretta ma asfaltata fino al parcheggio in località Baesa, presso Ristoro Dolomiti di Brenta. Di qui, previa prenotazione telefonica almeno il giorno prima, si prende il Servizio Taxi Jeep fino al Rifugio al Cacciatore. Il costo per persona è di euro 10,00 a tratta. Sono 3 gli operatori che consentono di prenotare questo utile servizio. Per nostra esperienza personale, consigliamo di contattare, per disponibilità e gentilezza, Matteo Margonari (cell. +39 333 5909327).
Dal rifugio Al Cacciatore si prosegue a piedi imboccando, sulla sinistra, il segnavia 325, oppure, in alternativa, la mulattiera 325/B e si raggiunge il Rifugio Agostini in circa 1 ora e 30 minuti con un dislivello di circa mt 600. Noi abbiamo seguito il 325 all’andata e la mulattiera al ritorno, compiendo un bellissimo anello.

Dolomiti, Patrimonio Mondiale dell’UNESCO
Le Dolomiti sono nove sistemi montuosi, separati tra loro da vallate, fiumi, città e villaggi e da altri gruppi di montagne. Ammirando l’area dall’alto in una foto aerea, è evidente come l’estensione complessiva occupi enormi spazi suddivisi tra Trentino, Alto-Adige, Bellunese, Veneto, e Friuli Occidentale. 250 milioni di anni fa queste parti delle Alpi orientali erano un’immensa laguna tropicale. I dinosauri scorrazzavano liberi su lunghe lingue di sabbia, lasciando impronte preistoriche. In alcuni casi fortunosi si sono addirittura conservate fino ai giorni nostri. Presso Rovereto, nel Trentino meridionale, ancora oggi è possibile ammirarle presso il geo-sito dei Lavini di Marco.
Le splendide lagune venivano interrotte da splendidi atolli con formazioni coralline tanto simili agli attuali Caraibi. Tali conformazioni rocciose, spinte verso l’alto dallo scontro tra placche tettoniche, emersero dagli abissi e sono arrivate a noi in un lunghissimo viaggio temporale. Le Dolomiti devono il loro nome al naturalista francese Déodat de Dolomieu (1750-1801), primo scopritore della roccia particolare che le compone, la dolomia.
Il gruppo delle Dolomiti di Brenta si estende per circa 40 km in direzione nord/sud e per 12 km in direzione est/ovest. Sono racchiuse a nord dalla Val di Sole, a sud dalle Valli Giudicarie, a est dalla Val di Non, dal lago di Molveno e dall’Altopiano della Paganella, a ovest dalla Val Rendena. Le più famose vette sopra i 3000 metri sono Cima Tosa (3.173 m), Cima Brenta (3.151 m), Crozzon di Brenta (3.118 m), Cima Ambiez (3.102 m) e Torre di Brenta (3.008 m).
Dormire ad un passo dalla Luna?
Giunti al Rifugio Agostini si può godere il meraviglioso paesaggio della Val D’Ambiez oppure riposarsi prima di partire per una delle numerose escursioni dei dintorni. Altrimenti, avete mai pensato di fermarvi una notte in rifugio? Dormire in rifugio rimane una delle esperienze di vita più belle! In rifugio il tempo sembra scorrere più lento, la cena, talvolta frugale, ha un sapore più genuino, l’aria frizzantina di montagna ridesta serenità. Di notte, le stelle appaiono più luminose e addormentarsi nel silenzio assoluto regala riposo rigenerante. In rifugio, la vita assume un sapore di felicità che, spesso, la vita moderna assopisce tra impegni e scadenze, all’apparenza, sempre inderogabili. Come scrivono i gestori sul loro sito web “il rifugio avvicina alla Luna” e nelle serate estive più belle, quando la Luna splende come un disco bianco nel nero della notte, si scoprono emozioni e passioni della vita in montagna.
In breve come arrivare e info importanti
Parcheggio: 🅿️ presso Ristoro Dolomiti di Brenta (guarda su maps) per Servizio Taxi Jeep fino al Rifugio Cacciatore in 25 minuti
Segnavia sentieri: sentiero E325 e rientro dalla mulattiera 325/B (giro ad anello) – dislivello circa 600 metri
Tempo di percorrenza: circa 2,50 ore (andata e ritorno)
Famiglie: 👶
Pet friendly: 🐶
Stagione ideale:🌸☀️🍂
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