In molti si recano a Pregasina, attirati dalle magnifiche fotografie che si riferiscono alla vicina Bocca Larici. Ma non è certamente l’unico luogo ricco di fascino che si trova nei paraggi… tutt’altro! Avete mai sentito parlare di Cima Nodice?
E’ un promontorio apparentemente poco intrigante che si trova sull’altro lato della cresta di cime che circondano l’abitato. Molto più piccolo degli altri, sembra avere un fascino minore, come una piccola Cenerentola di pietra.
Un po’ di storia…

Ma non lasciamoci ingannare dalle apparenze. Sia lungo il percorso che sulla cima ci si trova immersi in un paesaggio che è stato teatro di grandi battaglie di cui reca ancora i segni, martoriato dalle granate e dai colpi di cannone, ma anche da molte opere compiute dai soldati italiani che con immense fatiche hanno scavato nella sua roccia i loro ripari e le loro trincee. Qui infatti passava la linea del fronte austroungarico della Prima Guerra Mondiale.
Natura… con vista!



Ma non è tutto! Diverse meraviglie della natura ci attendono lungo il sentiero che sale da Pregasina (SAT 429A). Possiamo citare qui il Popo de Lè, un gigantesco masso appoggiato alla roccia sotto al quale passare come dentro una galleria; andando avanti, la Scala Santa con i suoi gradini intagliati nella roccia ci regalerà una meravigliosa vista sul paese di Pregasina e sul territorio circostante, con il lago di Garda sempre sullo sfondo; dalla cima infine, la vista si spalanca sulla valle del Ponale, con l’omonima strada che sale a tornanti verso la valle di Ledro ed i suoi primi abitati.

Scolpito nella pietra
Anche ( o forse soprattutto?) da qui si può ammirare uno scorcio peculiare del lago di Garda verso nord, che ci permetterà di fare una salto indietro nel tempo in epoche remote, quando le calotte glaciali scavavano la viva roccia con incredibile potenza, trasformando dolci pendii in ripide pareti a strapiombo. Seguendo il sentiero giriamo attorno alla cima Nodice attraverso un percorso che si snoda fra le trincee e arriviamo infine alla Bocca da Lè, sotto alla quale possiamo trovare il bivacco aperto degli Alpini e il monumento ai Caduti. In seguito, potremo discendere per lo stesso sentiero (indicazioni SAT 429 – dir. Pregasina), oppure i più avventurosi potranno proseguire verso la cima Bal (indicazioni SAT 430) che permette di allargare ancora di più la vostra visuale sullo straordinario palcoscenico alpino circostante.
Ma questa è un’altra storia… e ve la racconteremo un’altra volta.
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Partenza: parcheggio Pregasina
Segnavia sentieri: SAT 429 – 429A
Lunghezza: circa 6 km
Tempo di percorrenza: ca. 3,5 ore (in totale)
Altitudine: tra 530 e 806 m s.l.m.
Famiglie: 👶👶
Pet friendly: 🐶🐶🐶
Stagione ideale: 🌺🍂❄️