Il regno del silenzio viene interrotto solo dal gorgoglio lontano del torrente Leno e dal cinguettio primaverile degli uccellini. D’improvviso, la pace viene squassata da un latrato dal folto del bosco: è l’abbaio di un capriolo spaventato (sorta di suono cupo che ricorda molto l’abbaiare del cane).
Questo post racconta un suggestivo percorso alla riscoperta del Monte Finonchio. Vieni con noi alla ricerca di radici lontane e di storie perse nel vento sui monti trentini!

Muretti a secco, antiche sorgenti, villaggio fantasma sul Monte Finonchio

Il punto di partenza della nostra escursione è Cisterna, un piccolo villaggio a circa un quarto d’ora di automobile da Rovereto. Siamo al cospetto del Monte Finonchio, a torto tra i meno conosciuti della corona di cime che circondano Rovereto e la Val Lagarina. Lo scopo di oggi, tuttavia, non sarà annotarci sul libro di vetta ma scoprire luoghi anticamente vivaci e brulicanti di storie e, oggigiorno, purtroppo, desolati ma ricchi di fascino e poesia.

Si parcheggia presso il villaggio di Cisterna, al cospetto di una grande macina e, di lì, il piccolo sentiero F6 “Giro dei Pinteri” si diparte in mezzo ad antichi campi che venivano coltivati a “formenton”, il grano saraceno per fare la polenta. Fin dal Medioevo questi campi furono l’unico sostentamento dei contadini che abitavano i masi circostanti. Infatti, in secoli di duro lavoro i fianchi scoscesi del Monte Finonchio vennero dissodati con grandi fatiche. Oggi troviamo solo i segni di questo lunghissimo lavoro. I villaggi che punteggiano il Finonchio sono spesso quasi disabitati. Rimangono solo i muretti a secco che stoicamente resistono e che segnano come ragnatele silenziose i fianchi della montagna.

Il percorso si addentra in una faggeta dove i più curiosi possono scoprire anche un’antica sorgente a volto in pietra a secco, segni di trincee della grande guerra, resti di pozzi e calchère.
Per bambini ed adulti si arriva poi alla parte misteriosa della passeggiata. Infatti, a questo punto, il giro ad anello attraversa il villaggio fantasma dei Pinteri, antico maso abbandonato il cui eco racconta di lontane fatiche, fin dai primi coloni tedeschi. Tutt’intorno ritroviamo ancora campi una volta coltivati e, ora, riconquistati da faggi, pini e cespugli.
Quaternario e Giurassico su Finonchio e vicino Monte Zugna
Non è difficile imbattersi anche in grandi rocce erratiche o fronti di piccole frane dove poter cercare i segni dell’antico mare che ricopriva questa parte di Trentino. Guardate un po’ cosa abbiamo trovato su uno di questi massi lungo il percorso. Chi indovina di cosa si tratta?

Se ti affascina il passato primordiale consigliamo anche una gita preistorica alla scoperta di un geo-sito tra i più suggestivi d’Italia. A pochi chilometri dal Monte Finonchio è possibile ritrovare antiche orme di dinosauro. In questo caso la macchina del tempo ci porta a circa 200 milioni di anni fa. Siamo all’inizio del Giurassico ed i paesaggi di quest’area del Trentino erano certamente molto diversi da come li vediamo oggi. Clicca questo link per essere catapultati nel più grande giacimento scoperto in Italia di impronte fossili di dinosauro.
In breve come arrivare e info importanti

Parcheggio: 🅿️ Gratuito presso la grande macina di Cisterna
Lunghezza: anello di ca. 4 km
Tempo di percorrenza: ca. 2 ore (in totale)
Periodo consigliato: 🌺🍂 (speciale il periodo autunnale)
Dog-friendly: 🐾(attenzione alle processionarie)
Spot Fotografico: 📸
📍 CLICCA QUI per impostare Maps ed arrivare direttamente al punto di partenza
Dove Dormire
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