Noto come giardino d’Europa per la straordinaria bellezza della natura, il gruppo montuoso del monte Baldo si allunga da nord verso sud, adagiato sul lato orientale del lago di Garda. Spesso dimenticato nelle liste delle destinazioni più ricercate, il monte Baldo offre al turista un carnet di possibilità ricche ed interessanti. Panoramiche mozzafiato, vette appuntite, pascoli ricchi di fiori e profumi, cascate e canyon suggestivi e poco conosciuti, ricchezza di storia e tradizioni rurali e montane sono gli ingredienti che rendono il monte Baldo una destinazione da riscoprire.
Monte Baldo, giardino d’Italia e d’Europa
Il gruppo del Monte Baldo, con una lunghezza di circa 30 chilometri, separa la costa orientale del lago di Garda dalla valle del fiume Adige. Fin dal Cinquecento, il gruppo del Monte Baldo viene definito il Giardino Botanico d’Italia. L’incredibile biodiversità che caratterizza il Parco del Monte Baldo lascia senza fiato; dai fiori alle erbe aromatiche si ha l’impressione di trovarsi nell’Eden terreno. Sono più di 600 i tipi di piante catalogati. Dalla vegetazione mediterranea lungo lago con olivi, viti, lecci, oleandri, allori ed agrumi, si sale ai boschi di castagno, di quercia e faggio. Oltre i 1800 metri s.l.m. appaiono prati e pascoli ed, infine, tra le vette più alte che sfiorano i 2200 metri s.l.m., troviamo il regno di rocce e piante resistenti alle temperature più rigide.

5 cose imperdibili del Monte Baldo
Il carnet di possibilità sul Monte Baldo è ricco e variegato. La scelta proposta è una selezione di alcune proposte suggestive, suddivise per temi comuni.
1. Canyon del torrente Sorna e Pont del Diaol
Un sentiero a zig zag scende lungo la forra del torrente Sorna, canyon tra i meno conosciuti, ma di incredibile bellezza. Il percorso di snoda tra cascatelle, ruderi di antichi mulini, gole scalate nella roccia fino al suggestivo Pont del Diaol e alle miniere ottocentesche di lignite. Nei secoli, il torrente ha dato il meglio nella veste di abile scultore della roccia; oggi, per esplorare una parte di Trentino selvaggia e poco conosciuta, l’uomo ha attrezzato la forra con ponticelli, scalette e sentieri per potersi calare nei suoi angoli più remoti.

2. Terrazze naturali e sguardo sull’infinito
Il Monte Baldo si sviluppa sia in lunghezza che in altezza. Per ammirare angoli di visuale ampi e mozzafiato il meglio è salire in altitudine. Il monte Baldo offre una ricchezza di luoghi dai quali poter ammirare parti considerevoli del Trentino e del Lago di Garda. Vi consigliamo alcuni percorsi che conducono a spot fotografici ricercati ed esclusivi.
Il Rifugio Altissimo rappresenta l’escursione più bella dove, una volta in vetta, poter spaziare con lo sguardo dalle Dolomiti di Brenta al Lago di Garda nella sua interezza. Se, invece, il punto di interesse è la Vallagarina il nostro consiglio è la facile passeggiata al Corno della Paura, da cui ammirare tutto il corso del fiume Adige da nord a sud. Nelle giornate più belle, Pasubio, Piccole Dolomiti e Monti Lessini fanno bella mostra di sé.

3. Andar per malghe sul Baldo
L’alpeggio rappresenta una delle tradizioni più belle della montagna. Anche il monte Baldo è punteggiato di antiche malghe che per secoli hanno ospitato bovini ed ovini nei mesi estivi. Oggi, alcune di esse hanno mantenuto viva la tradizione, altre, rinnovate, si sono re-inventate con proposte di ristorazione a base di piatti locali, trentini e veneti.
Se, in estate, il risveglio dei prati richiama l’arrivo degli animali in alpeggio e i muggiti musicano le giornate. In autunno, è imperdibile la desmontegada, che, in dialetto trentino, si riferisce alla transumanza, il ritorno degli animali a valle dall’alpeggio estivo. È un vero e proprio rituale carico di significato e che richiama queste migrazioni stagionali di uomini ed animali.

4. Grande Guerra sul Monte Baldo
Il recente anniversario del centenario della Grande Guerra ha contribuito al recupero di aree spesso dimenticate del Trentino. Il monte Baldo, per numero di combattimenti, non può essere paragonato ai grandi teatri sui vicini Pasubio e Zugna. Tuttavia, il lato settentrionale riserva diversi siti interessanti per chi è alla ricerca di manufatti di guerra. Trincee, resti di baraccamenti, caverne scavate nella roccia, postazioni di artiglieria si possono facilmente raggiungere. I più significativi sono la cima del monte Altissimo, da cui si gode un meraviglioso panorama su tutto il lago di Garda, il vicino Corno della Paura, ma anche i meno conosciuti monte Vignola e le trincee e gallerie del monte Giovo.

5. I più bei tramonti sul Lago di Garda
I colori del cielo che si riflettono sul Lago di Garda durante il tramonto regalano atmosfere meravigliose. Superfluo il consiglio di portarsi dietro una macchina fotografica, attendere l’attimo perfetto e immortalare le sfumature più belle. Dall’alto, infatti, l’angolo di vista che si apre è ampissimo; il blu profondo e la forma dello specchio d’acqua ricordano un fiordo norvegese che s’incunea nel cuore delle Alpi trentine, ma il momento migliore rimane poco prima del momento in cui il disco solare cala dietro le cime delle Prealpi ad ovest del lago. Il Lago di Garda, o Benaco, è un lago prealpino; si allunga parallelo alla Valle dell’Adige e rappresenta una cerniera tra tre regioni: Trentino, Veneto e Lombardia. Per chi ama abbinare trekking di media difficoltà gli spot fotografici migliori sono la cima del Monte Altissimo e Cima del Monte Telegrafo. In alternativa, si può raggiungere senza fatica l’altezza perfetta per tramonti da sogno utilizzando la Funivia Malcesine-Monte Baldo. Considerata una delle più belle funivie d’Europa, offre un’esperienza unica per coloro che desiderano regalarsi panorami mozzafiato sul lago di Garda.

Si ringrazia Trentino Sviluppo S.p.A, Carlo Baroni e Marco Simonini per la gentile concessione nell’utilizzo di alcune delle immagini del post.